| Quattro anni dopo l’impresa di Patrick Staudacher sulle nevi svedesi di Aare , un altro azzurro sale sul gradino più alto del podio in un Super G mondiale.
A Garmisch-Partenkirchen, su una pista molto tecnica e piuttosto insidiosa anche in quanto a visibilità, Christof Innerhofer regala all’Italia la medaglia d’oro al termine di una prova praticamente perfetta, mentre molti dei favoriti della vigilia deludono oppure escono prematuramente di scena: a cominciare dal norvegese Aksel Lund Svindal, campione olimpico in carica. Al traguardo Innerhofer ha preceduto di 60 centesimi l'austriaco Hannes Reichelt e di 72 il croato Ivica Kostelic, mentre fuori dal podio finisce lo svizzero Didier Cuche, campione del mondo uscente.
Nei primi dieci si piazzano altri due azzurri: Werner Heel è ottavo, staccato di un secondo e 82 centesimi dal suo compagno di squadra, e subito dietro di lui si piazza Peter Fill, a 2”03 dal vincitore. Quindicesimo posto per Matteo Marsaglia..
"Sono emozionato – sono state le prime parole di ‘Inner’ - è stato bellissimo. Sono riuscito a fare una grande gara. Sono partito deciso, mi sono detto 'questa gara è ogni 2 anni e devi mettercela tutta'. Ho subito provato a spingere bene all'inizio curva, ho fatto una manche perfetta, ho visto che a metà pista hanno sbagliato tanti e ho deciso di prendere una linea alta. E' stato tutto perfetto. Speravo di arrivare sul podio e non ci posso ancora credere".
Peter Fill esulta per la medaglia di Innerhofer, mentre della sua gara è contento soddisfatto per metà. "Sono contento per Christof, io ho fatto una gara così così. La sua vittoria fa bene a tutta la squadra, anche noi riusciamo a vincere e questo fa bene al morale. La mia gara è stata difficile, si vedeva poco, ho rischiato, in alcuni punti volevo non strafare e in altri ho provato a spingere un po' e ho sbagliato. Non è andata malissimo, ma contano solo le medaglie, ci saranno altre possibilità. Innerhofer non ha commesso errori, ha trovato la fortuna di trovare la linea giusta".
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